Assoprovider finisce in una tesi di laurea su banda ultralarga e aree a fallimento di mercato

Assoprovider finisce in una tesi di laurea sulla banda ultralarga a Campi, paesino umbro protagonista dello storico accordo tra l'Associazione dei Provider Indipendenti e Legacoop.

Assoprovider citata nella tesi di laurea di Matteo Dominici, 27enne di Fabriano, laureatosi in Economia e Management il mese scorso. Argomento della sua tesi: la collaborazione tra Assoprovider e Legacoop per portare la fibra ottica in zone a fallimento di mercato, e nello specifico a Campi, piccolo borgo medievale umbro.

«Le infrastrutture di Rete devono appartenere ai cittadini. L’accordo Legacoop – Assoprovider porta benefici alle comunità. Questo è quello che racconto nella mia tesi», racconta Matteo Dominici.

L’accordo Legacoop – Assoprovider per la banda ultralarga

Il patto tra le due associazioni risale al febbraio di quest’anno. L’obiettivo dell’accordo tra Assoprovider e Legacoop è quello di favorire la distribuzione di banda ultralarga con fibra ottica in aree a fallimento di mercato, come spiega il vice Presidente di Assoprovider, Giovanbattista Frontera:

«Questo accordo è “figlio” delle battaglie che Assoprovider ha compiuto negli anni per permettere alle cooperative di presentarsi sul mercato come operatori di comunicazione e offrire servizi Internet. Con Legacoop supportiamo quei cittadini e quelle imprese che si organizzano in cooperative per favorire la distribuzione di banda ultralarga su territori a fallimento di mercato».

E proprio Giovanbattista Frontera da un lato, e Andrea Bernardoni di Legacoop (relatore della tesi) che hanno supportato Matteo nella realizzazione del suo lavoro di tesi: «La tesi si sviluppa su tre capitoli.  I primi tre fungono da base teorica, dove spiego i problemi relativi alle infrastrutture di Rete in Italia,  la nascita dei monopoli e la necessità di un modello più concorrenziale che favorisca l’investimento in aree a fallimento di mercato. E poi c’è un quarto capitolo “empirico”, nel quale racconto cosa sta avvenendo a Campi sulla base dell’accordo tra Legacoop e Assoprovider», continua Matteo.

Il caso Campi oggetto della tesi

Il caso Campi e quello che sta avvenendo oggi è oggetto della tesi di Matteo. Campi è emblematico per raccontare come funziona l’accordo tra Legacoop e Assoprovider. Sta nascendo, infatti, nella cittadina, una cooperativa, fatta da imprenditori e privati, che andrà a creare le infrastrutture di Rete, che diventeranno così proprietarie della cooperativa stessa e della comunità.

Il nuovo soggetto giuridico andrà poi a negoziare con i player del settore della banda ultralarga, nelle vesti di un gruppo di acquisto, per strappare così migliori condizioni per tutti: «I vantaggi di quest’approccio sono tanti.  La cooperativa avrà più forza e quindi non sarà vincolata al contratto con un unico e solo provider, aumentando così la concorrenza. E  i costi si abbasseranno perché il consumatore non dovrà pagare in bolletta i servizi di utilizzo di un’infrastruttura terza realizzata da un privato», spiega Matteo.

Il neolaureato nella sua tesi evidenzia anche un altro dei vantaggi sociali dell’accordo, quello di evitare che queste piccole cittadine continuino a spopolarsi:

«La banda ultralarga con la possibilità di connettersi servirà a mantenere la comunità viva. In questo modo i servizi Internet non assolveranno solo al compito della connessione, ma a una pluratità di cose, aiutando territori, come quello di Campi, a non spopolarsi e a scomparire», conclude Matteo.

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