Piracy Shield: AGCOM multa Assoprovider per ostacolo ad attività di vigilanza

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha multato l’Associazione Assoprovider per ostacolo all’attività di vigilanza nel caso Piracy Shield.

Roma, 4 aprile. Assoprovider, l’associazione degli Internet Service Provider, è stata multata da AGCOM per ostacolo ad attività di vigilanza nel contesto dell’attività della piattaforma Piracy Shield.

Il provvedimento giunge dopo il rifiuto da parte di AGCOM di fornire gli accessi agli atti della piattaforma Piracy Shield, il sistema antipirateria che tanto sta facendo discutere da quando è stato istituito.

In particolare, l’associazione chiedeva la lista dei provvedimenti di inibizione all’accesso, attuati attraverso la piattaforma, soprattutto perché le inibizioni sembrano aver coinvolto anche soggetti del tutto estranei alle attività di pirateria.

Analoghe richieste erano state respinte nei confronti dei cittadini coinvolti, del tutto incolpevolmente, nei blocchi indiscriminati attuati dalla piattaforma.

Va detto che Assoprovider si è sempre battuta fin dall’inizio contro la piattaforma con un ricorso al Tar, e con altre iniziative in itinere.

La scelta di multare l’associazione da parte di AGCOM avviene proprio in questo clima.

Assoprovider, che ha partecipato attivamente al tavolo di lavoro istituito dall’Autorità in materia di contrasto alle attività illegali finché le è stato permesso, ha chiesto spiegazioni all’Autorità del perché, senza alcun motivo reale, dovesse  fornire ad un certo punto la lista dei provider italiani.D’altronde, questi dati sono già in possesso dell’AGCOM che è gestore del registro pubblico degli operatori di comunicazione (ROC) e che conosce, come del resto affermato nelle proprie memorie difensive davanti al TAR Lazio, i dati di identificazione di tutti gli operatori di rete e servizi di comunicazione.

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