Gli inventori del protocollo TCP/IP, la storia dell’incontro tra Vint Cerf e Robert Kahn

Continua la saga di Assoprovider che racconta le storie dei fondatori della Rete. Quest’appuntamento ha come protagonisti Robert Kahn e Vint Cerf, gli inventori del protocollo TCP/IP che permette lo scambio delle informazioni sul web.

Sono nella Hall of Fame degli inventori, alla pari di Edison e Marconi. Vint Cerf e Robert Kahn sono gli inventori del protocollo TCP/IP, la lingua che oggi permette lo scambio di informazioni sulla Rete. La loro invenzione ha rivoluzionato completamente la storia del web e dato vita all’Internet che conosciamo oggi. Eppure solo pochi, gli esperti del settore, conoscono la loro storia e il ruolo che rivestono nello sviluppo del web. Tuttavia, la mancanza di fama internazionale non è mai stata per loro un problema:

«Più di tre miliardi di persone usa Internet. È importante questo, non che sappiano chi siamo noi. È comunque fantastico esserci stati dall’inizio ed essere associati a una cosa così importante», hanno dichiarato alla stampa.

L’incontro tra due geni

Robert Kahn e Vint Cerf studiano entrambi ad università prestigiose, l’uno si forma a Princeton, l’altro a Stanford. Sono due brillanti informatici e grazie al loro talento sono coinvolti nei più grandi avvenimenti in quello che è il primo nucleo di Internet.

Il loro incontro avviene all’interno di IPTO (Information Processing Tecnique Office) è un dipartimento nato da un’idea di ARPA, l’agenzia di ricerca gestita dal Dipartimento di Difesa americano avviata nel 1958.

Il primo mandato ufficiale di ITO è quello di trovare soluzioni che consentissero di interconnettere i principali siti per la difesa aerea RADAR. La prima rete geografica realizzata dall’agenzia è proprio Arpanet, la progenitrice dell’attuale Internet.

Nell’ambito di questo progetto viene lanciata l’idea di IMP. Acronimo di Interface Message Processor, è il primo dispositivo che consente l’interconnessione di computer diversi, indipendentemente dal tipo di costruttore e dal tipo di sistema operativo utilizzato. Il protocollo utilizzato passa alla storia come NCP, Network Control Protocol.

NCP, malgrado la rivoluzione che apporta nel collegare i dispositivi sulla Rete, dimostra di avere tanti limiti, ed è proprio da questi che Vint Cerf e Robert Kahn partono per rivoluzionare il modello.

Per sviluppare il protocollo nel modo migliore viene istituito l’INWG, International Working Group, all’interno del quale Cerf e Kahn lavorano gomito a gomito in anni decisivi per la storia del web, dal 1973 alla fine degli anni Settanta. I due coordinano un team di lavoro internazionale che dà vita a un nuovo protocollo il TCP/IP, appunto. Ecco come funziona e perché ha cambiato la storia della Rete.

Nel 1973 nasce una nuova procedura di trasmissione

Il sistema ideato da Kahn e Cerf consentiva la comunicazioni tra elaboratori in maniera precisa, riducendo al massimo gli errori e le difficoltà che si verificavano con l’NCP, soprattutto nell’invio e nella ricezione dei dati.

Il protocollo va definito come una combinazione di due procedure informatiche. Da una parte c’è il TCP, acronimo che sta per Transmission Control Protocol. Cosa fa il TCP? In parole semplici gestisce l’organizzazione dei dati e della loro trasmissione. I dati vengono spezzettati in pacchetti più piccoli e poi ricomposti nel momento in cui arrivano al computer a cui sono destinati.

Il TCP per funzionare deve legarsi all’IP (Internet Protocol), l’altro protocollo che consente a ogni computer di essere identificato da un numero (composto da blocchi numerici). Questo consente di stabilire con esattezza qual è il dispositivo elettronico collegato alla Rete e fornisce l’indirizzo di destinazione dei dati.

Per capire qual è la portata della rivoluzione basta pensare che con il TCP/IP oggi è possibile interconnettere non solo computer ma qualsiasi tipo di dispositivo, da stampanti, telefoni, robot, videocamere. Senza il TCP/IP non ci sarebbe Internet come la conosciamo e tutte le sue derivazione come The Internet of Things.

Le frasi illuminanti di due geni

Kahn e Cerf hanno ancora oggi un’importanza strategica per la Rete, collaborando con università e aziende. Cerf, per esempio, è stato assunto nel 2005 da Google come Internet Chief Evangelist. I due hanno continuato negli anni a partecipare all’evoluzione della Rete, lasciando dichiarazioni spesso illuminanti su quello che dovrebbe essere il ruolo del web nella società. Ne abbiamo raccolte alcune.

«Nessuno ha la sfera magica e vede il futuro. Quello che Internet diventerà dipenderà da quello che la società deciderà di farci. Internet è un microcosmo della società». R. Kahn.

«Il flusso delle informazioni è quello che Internet rappresenta. La forma di Internet è nella condivisione. Se tu non condividi la tua idea, le persone non potranno farci nulla di buono e resterai anonimo ed inerme».V. Cerf.

«Non sono felice degli spam e dei virus che oggi sommergono la Rete. Tuttavia, resto fiducioso e penso che la tecnologia ha all’interno degli anticorpi e saprà risolvere gran parte dei problemi che lei stessa causa». R. Kahn.

«Un anno nella vita di Internet è come un anno dell’esistenza di un cane: ovvero sette anni della vita di tutti noi. Questa è la rapidità con cui la Rete si evolve oggi». V.Cerf

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