La storia del web l’hanno scritta grandi uomini e grandissime donne. In occasione della Festa della Donna, Assoprovider racconta la vita, le scoperte e i successi di cinque donne che hanno contribuito in modo determinante alla nascita di Internet e alla sua diffusione.
Ada lovelace, la prima programmatice della storia
Nel lontano 1830, una donna, Ada Lovelace progetta una macchina capace di eseguire calcoli matematici complessi. Figlia di un poeta inglese, il celebre Lord Byron, la donna aveva fin da piccola mostrato una grande passione per la matematica, grazie a una mentore di eccezione, un’altra donna, Mary Sommerville, altra illustre matematica.
La macchina progettata dalla Lovelace non fu poi mai realizzata. Tuttavia, gli articoli scientifici e i disegni della donna, saranno poi utilizzati per costruire i primi computer. Lovelace è considerata oggi la prima programmatrice che la storia ha conosciuto.
Edith Clarke, inventrice della calcolatrice Clarke
Tra le pioniere della Rete, c’è un’altra inventrice, Edith Clark, scomparsa nel 1959. Studi in matematica, astronomia e ingegneria, Clarke è un’altra donna da record: è stata la prima donna ingegnere, e anche la prima docente a insegnare all’Università del Colorado.
Grazie alle sue doti, ha anche ruolo di primo piano alla General Electric. Tante le sue invenzioni: tra queste una calcolatrice, chiamata “Clarke”, all’avanguardia per il tempo: riusciva, infatti, ad eseguire alcuni calcoli fino a 10 volte più velocemente degli altri strumenti fino allora conosciuti.
Radia Perlman, l’ideatrice del protocollo STP
La Rete come la conosciamo oggi non esisterebbe senza il contributo di Radia Perlman, considerata molti “la mamma di Internet”, anche se lei ha più volte dichiarato di non amare questa definizione.
Ad ogni modo, la Perlman è nella storia dello sviluppo di Internet grazie all’invenzione del protocollo STP. Acronimo di Spanning Tree Protocol, è un sistema ramificato che consente in ogni momento l’accesso delle informazioni presenti su una rete, evitando, al contempo, la duplicazione di dati uguali sui nodi della rete stessa.
Formatasi nella culla di innovazione del MIT, Radia elabora l’STP nel 1985, all’età di 35 anni. L’informatica è anche nota per il suo impegno nella formazione dei più giovani: ha ideato diversi linguaggi semplificati per ragazzi, come TORTIS.
Le italiane che fanno la storia della Rete
Nella lista che abbiamo stilato ci sono anche due pioniere del nostro Paese: Valeria Rossi e Laura Abba.
Nel 1988, Valeria Rossi è una giovanissima studiosa quando il Garr (Gruppo per l’Armonizzazione della Rete e della Ricerca) le affida il compito di realizzare una prima versione delle regole di naming, ovvero i regolamenti che disciplinano l’assegnazione dei nomi a dominio, uno dei primi standard procedurali a supporto della Rete.
Laura Abba è tra le protagonista della nascita di Internet in Italia. Matematica, specializzata in informatica, è nel team che nel 1986 lancia il primo segnale dal Cnuce a Roaring Creek, collegando di fatto l’Italia a Internet per la prima volta, il 30 aprile di quell’anno. Oltre a questo, la Abba partecipa ad altri progetti che contribuiscono alla diffusione di Internet in Italia.
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