Dalle soluzioni tecniche alla lotta politica: la prima Maratona 2023 delle TLC Assoprovider

I vicepresidenti di Assoprovider, Antonella Oliviero e Marcello Cama accompagnano la prima maratona delle TLC di Assoprovider di quest’anno. Al centro del dibattito le soluzioni tecniche proposte dai partner e i progetti di crescita, ma anche i temi caldi della legge antipirateria, del nuovo protocollo del CNCPO sulla pedopornografia e le prestazioni obbligatorie.

Sulle nuove norme che penalizzano gli Operatori di Prossimità, il presidente Frontera tuona: “Non ci sposteremo di un millimetro e porteremo le questioni in tribunale”.

Ecco una sintesi della giornata. Puoi rivedere l’evento completo sul canale YouTube ufficiale di Assoprovider:

Sice Telecomunicazioni: SMS Station con filtro per il Parental Control integrato

Partner storico di Assoprovider, SICE Telecomunicazioni, con Manuele Moriconi presenta la SMS Station v10.1, sistema per l’autenticazione degli utenti, nato per la gestione delle aree Wi-Fi, come quelle presenti nelle strutture ricettive o nei punti di ristorazione.

La SMS Station ha diverse utilità. Tiene in sicurezza i clienti che accedono all’adsl, attraverso sistemi di doppia autenticazione, mentre allo stesso tempo permette di individuare gli eventuali account che hanno commesso reati su un determinato indirizzo IP.

Tra le nuove funzioni, il Family DNS, filtro per il Parental Control, che permette di bloccare contenuti inappropriati (siti pornografici, pedofilia, ma anche social media, come potrebbe essere necessario nelle scuole e in ufficio). 

“Il sistema è completamente personalizzabile dall’utente finale e fornisce anche una serie di protezioni contro la cybercriminalità”, ha raccontato Moriconi.

Peering9, tra Network Consulting, IP Transit e IX Technical Assistance

Alessandro Scavarda e Pasquale Troccoli presentano Peering9, nuovo sponsor Assoprovider da gennaio. Nata nel 2012 come gruppo indipendente di consulenza IP Network per Operatori, l’azienda si occupa principalmente di Network Consulting, Regulatory Consulting, IP Transit e IX Technical Assistance.

“Possiamo essere partner per realtà piccole e medie che hanno bisogno di una consulenza per un restyling della rete, un audit per individuare delle peculiarità su cui andare a lavorare, assistenza per guasti o per le migrazioni da un protocollo IPv4 a IPv6”, racconta Scavarda.

Tra i servizi di punta, i rappresentanti di Peering9 raccontano Lucy Deb Radius, che ha delle peculiarità come la generazione delle configurazioni per CPE, la gestione dei pool di indirizzi IP pubblici (anche IPv6) e una serie di API integrate con la piattaforma.

Open HUB MED, i Data Centre come volani di sviluppo

Valeria Rossi di OHM, Opena HUB Med, ci porta alla scoperta di un progetto di prossimità “all’avanguardia”, con la creazione di un Data Center del Mediterraneo, in Sicilia.

Il consorzio – costituito da 11 Operatori tra regionali, nazionali e internazionali – punta a diventare “un punto di aggregazione delle dorsali di rete per agevolare lo scambio del traffico internet nel bacino del Mediteranneo”, racconta Rossi.

Un’infrastruttura che risulta oggi più essenziale che mai, vista la necessità di aggregare e scambiare una quantità sempre maggiore di dati, avvicinando gli stessi agli utilizzatori finali nel più breve tempo possibile.

Open HUB MED ci riesce creando un Data Center carrier-indipendent, che ospita un Internet Exchange strutturato, con l’obiettivo di incrementare le infrastrutture che raggiungano sia gli utenti finali che le altre grandi dorsali di rete (trasporto e transito), in un’ottica di crescita dell’interno ecosistema.

Keliweb, il Data Center di ultima generazione ed ecosostenibile

Luigi Spina di Keliweb racconta la nascita dell’azienda a Rende, in provincia di Cosenza, che nel 2009 è diventata il primo Hosting Provider italiano e che oggi è tra le più importanti aziende del territorio nazionale a fornire tale servizio.

Nel corso di quasi 15 anni, Keliweb ha sviluppato una serie di servizi integrati: dai domini ai servizi email, fino ai server dedicati al cloud (VPS), il cloud backup, la fatturazione elettronica e le soluzioni PAAS.

“Il fiore all’occhiello, il nostro data center proprietario, di ultima generazione, nato a Rende nel 2016. Il tutto con un occhio alla sostenibilità: produciamo quasi il 40% della nostra energia attraverso il fotovoltaico e con il nostro sistema di dynamic recooling nel data center per abbattere i consumi energetici”, racconta Spina.

Prestazioni Obbligatorie, il punto con l’avvocato Gallotto

Con Vincenzo Gallotto, Avvocato e Data Protection Officer, consulente legale di Assoprovider, approfondiamo l’ambito delle cosiddette prestazioni obbligatorie, quali vanno applicate e quali sono di competenza degli Operatori.

Nella categoria rientrano tutte quelle derivate dall’articolo 57 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Ne sono sottoposti i soggetti che hanno ricevuto un’autorizzazione ministeriale, come ISP e reseller, ma a seconda dei casi possono coinvolgere anche il fornitore wholesale.

“Da questo punto di vista”, ha puntualizzato Gallotto, “il consiglio è che, anche se il fornitore wholesale fornisce questo tipo di informazioni, è bene disciplinare i rapporti dal punto di vista contrattuale, in previsione di un eventuale controllo da parte dell’autorità”.

Quando un soggetto richiede un’autorizzazione ministeriale è obbligato a fornire, in particolare, questo tipo di informazioni e prestazioni:

  • Fornitura anagrafiche
  • Identificazione dell’utenza
  • Possibilità di effettuare intercettazioni a richiesta di traffico telefonico e telematico
  • Oscuramento dei siti
  • Sospensione e limitazione dei servizi
  • Sequestro dei contenuti
  • Produzione delle mappe di copertura

Al centro dell’intervento dell’avvocato, anche le nuove disposizioni in materia di legge antipirateria e Parental Control, approfondite durante il corso della diretta anche dal legale Fulvio Sarzana e dai rappresentanti del Consiglio Direttivo.

FibreConnect, raggiunti i 3.600 km di fibra da Milano a Napoli e Bari

Con Renzo Ravaglia di FibreConnect facciamo il punto sul lavoro portato avanti dall’azienda, operatore wholesale nato poco più di un anno fa, con la mission di cablare in fibra ottica le aree industriali, dal momento che in queste ultime (oltre 14mila in Italia) la penetrazione della connettività a banda larga è molto scarsa, con oltre l’80% con connettività inferiore a 30 megabit di download di picco.

“A che punto siamo arrivati? 3.600 km di fibra presi in diritto d’uso, da Milano fino a Napoli e Bari, seguendo la linea adriatica e tirrenica. Abbiamo 12 punti di presenza e 6 internet exchange. Siamo 50 persone, con 23 profili di servizio e abbiamo federato 36 partner tra gli Operatori di Prossimità”, racconta Ravaglia.

Il piano del 2023 è di raggiungere 138 aree industriali (42 completate e 96 in corso di completamento), con l’obiettivo di rendere passate e connettibili 40mila imprese.

Le soluzioni wholesale Fastweb tra 5G e Telefonia VOIP Chiavi in mano

La parola passa a Elena Giannuzzi Savelli di Fastweb, che ha raccontato le soluzioni wholesale dell’azienda.

In quest’ambito, Fastweb offre una suite di prodotti “Core” completa:

  • Infrastruttura Dark Fiber e Housing
  • Trasporto Dedicato (Banda e lambda dedicate punto-punto)
  • Connettività pregiata e Accesso UBB
  • Soluzioni Internet e VPN, con nuovo servizio FIA per le famiglie

Tra gli ambiti “Beyond the Core” in ambito wholesale, Savelli illustra i servizi di Fonia Over The Top con una soluzione di Telefonia VOIP Chiavi in mano, a consumo, disponibile su connettività di qualsiasi provider.

“Il wholesale sta diventando per noi sempre più importante: con le nostre linee UBB abbiamo la più grande infrastruttura proprietaria di un OLO in Europa, consistente in oltre 56mila km, con percorsi multipli di alta affidabilità. Un ambito in cui non smettiamo mai di investire: il 25% dei nostri ricavi va infatti in innovazione, per migliorare continuamente la nostra proposta tecnologica e infrastrutturale”, ha raccontato.

AlgoWiFi per connettere il Gran Cono del Vesuvio

Marco Caldarazzo racconta invece il nuovo innovativo sistema di accesso WiFi AlgoWifi, scelto per essere utilizzato in prossimità del cratere nel Parco Nazionale del Vesuvio.

“Con la nostra soluzione, da un mese a questa parte, il Parco non è più digital diviso: i turisti che arrivano in cima al vulcano, così come i gestori dell’area, hanno la possibilità di usare Internet”, racconta Caldarazzo.

L’azienda ha poi creato un Captive Portal: durante l’accesso, il cliente ha la possibilità di “firmare” la propria presenza sul Vesuvio, attraverso una sorta di libro delle firme ma in digitale.

Inserite le proprie credenziali, l’utente riceve in tempo reale questo graffito digitale, attraverso un POA, proof of attendee, una prova di presenza. 

A partire da qui, si potrà in futuro generare un NFT, un certificato digitale, da impiegare anche per attività di marketing, senza registrare né trattare dati personali.

Pedopornografia online e Diritto d’Autore: cosa cambia per i provider

Con l’avvocato Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito, consulente legale Assoprovider affrontiamo alcuni dei cambiamenti che si stanno verificando nella legislazione e nei regolamenti per il lavoro dei provider.

Innanzitutto, sulla pedopornografia online, il CNCPO (Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online) ha, di recente, deciso di cambiare radicalmente le modalità di segnalazione dei contenuti pedopornografici agli operatori.

Se fino a oggi il sistema era completamente automatizzato, da oggi in poi – dopo una prima fase di sperimentazione – le segnalazioni verranno effettuate attraverso PEC.

Perché la scelta? Ufficialmente, il CNCPO ha spiegato che attraverso la PEC è possibile avere conferma dell’accettazione della comunicazione e della risposta, cosa che oggi non avverrebbe con il sistema automatizzato.

“In questo modo, però, i provider saranno costretti ad affidarsi a persone fisiche, investendo anche capitali per le assunzioni, per leggere le PEC, leggere la lista dei siti segnalati e quindi procedere all’inibizione”, ha spiegato Sarzana. 

A settembre, inoltre, l’AGCOM emetterà un nuovo regolamento che, sulla base della copertura legale offerta dalla legge Mollicone, obbligherà i provider a inibire, entro mezz’ora, i siti che trasmettono in live streaming i contenuti protetti da copyright, come le partite del campionato di serie A.

“Una norma che renderà molto complicata la vita agli operatori, anche perché non sono previsti ristori economici per i provider che forniscono il servizio”, ha spiegato il legale.

Gli Incontri del Direttivo Assoprovider con le istituzioni

Sulla legge Antipirateria, a Sarzana fa eco Gianbattista Frontera, presidente Assoprovider:

«Il problema della legge Mollicone non è, ovviamente il contrasto all’illegalità, quanto piuttosto l’impatto economico e organizzativo che ha su imprese che fatturano, mediamente, 500 mila euro l’anno e hanno in genere circa 5 addetti. Per garantire un servizio simile, le pmi del settore tlc dovrebbero assumere circa 3/4 persone, tra l’altro operatori di sistemi. La questione è nata a causa della fretta con cui si è voluto rispondere alle violazioni sul diritto d’autore, a causa dell’imminenza della partenza della Serie A: un’azione di lobbying da parte di grossi conglomerati che però mette in serio pericolo un intero settore, oltre duemila aziende che pagano le tasse in Italia. È inaccettabile essere trattati in questo modo. Assoprovider porterà la questione in tribunale, impugnando il regolamento non appena uscirà», ha concluso Frontera.

Nelle settimane precedenti l’approvazione, i rappresentanti del Consiglio Direttivo di Assoprovider avevano incontrato il presidente della IX Commissione della Camera dei Deputati e il presidente dell’VIII Commissione al Senato della Repubblica, competenti in materia di TLC.

La disponibilità dimostrata in sede istituzionale, però, non si è trasferita nella legge approvata dal Parlamento all’unanimità.

«Sembrava che avessimo ottenuto delle rassicurazioni per dei cambiamenti alla norma, ma in realtà la legge è stata approvata all’unanimità – ha raccontato Antonella Oliviero, vicepresidente Assoprovider – Questo non ci ha impedito e non ci impedirà di continuare a far sentire la nostra voce: non ci arrenderemo così facilmente. A partire dalla prossima audizione AgCom, che a breve dovrebbe convocarci per una serie di audizioni sulla piattaforma unica per le segnalazioni». 

Marcello Cama, vicepresidente dell’associazione, ha inoltre ricordato l’impegno in termini di risonanza mediatica sul tema:

«Abbiamo contattato e stiamo contattando numerose redazioni attraverso la nostra campagna stampa, acquistando anche spazi su Repubblica Roma e Fatto Quotidiano. Abbiamo lanciato i domini www.leggeantipirateria.it e www.sciopero.it. Già altre volte è successo in passato che non avessero considerato le richieste dei piccoli e abbiamo vinto. Continueremo a mettercela tutta, ricorrendo in tribunale e anche alle istituzioni internazionali». 

Conclude la maratona il presidente Frontera con un messaggio di lotta e di speranza: 

«Forza e coraggio: è un momento delicato e bisogna tenere il punto, senza spostarsi di un millimetro».

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