Diritti d’autore: perché la colpa non può essere dei Provider. Il punto di Fulvio Sarzana, avvocato esperto di diritti delle telecomunicazioni

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La difesa della proprietà intellettuale sulla Rete è una questione spinosa. Se ne dibatte da anni, sia a livello nazionale che internazionale.

Chi deve vigilare che i contenuti veicolati sul web rispettino il diritto d’autore?

E ancora, una volta verificata l’infrazione della legge, chi deve occuparsi di rimuovere i contenuti e di impedire che l’illecito si ripeta?

«Ancora una volta sul banco degli imputati sono finiti i provider che sono diventati il terminale di ogni richiesta di soppressione di contenuti o blocchi di siti. Una situazione insostenibile», denuncia Fulvio Sarzana, l’avvocato esperto del diritto delle telecomunicazioni che supporta Assoprovider nelle sue battaglie legali.

Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare come è la situazione oggi sul fronte dei diritti d’autore e come l’associazione si sta muovendo per mettere fine a normative che penalizzano gli Isp.

Diritti d’autore, la stretta sui provider

È una vera e propria morsa quella che sta colpendo i provider sulla questione del diritto d’autore. Le aziende titolari dei diritti dei copyright hanno messo da tempo i provider nel mirino, portandoli in tribunale per le loro presunte responsabilità sulla violazione dei diritti d’autore:

«Questi big player chiedono che la soppressione dei contenuti  e il blocco dei siti Internet nei quali l’infrazione sta avvenendo, sia ad appannaggio esclusivo dei provider. Questi ultimi, secondo questa logica ingiusta (avallata da alcuni tribunali come quello di Milano, ndr), devono sobbarcarsi i costi delle attività di rimozione e verifica. Una situazione che è dannosa per i provider che subiscono danni ingenti. Alcuni dei quali rischierebbero così la chiusura », denuncia Sarzana.

Una situazione paradossale, spiega l’avvocato, “come se per un omicidio che avviene in un casolare, la responsabilità fossero da addebitare alle strade che conducono al casolare e non al killer”:

«Se si vuole rimuovere un contenuto dal web che lede un diritto bisogna che si vada direttamente alla fonte presso i siti o le piattaforme che lo mettono a disposizione. È ingiusto che questo venga chiesto a un provider che è solo un intermediario e un suo intervento diretto nei contenuti sarebbe un’invasione di campo», continua Sarzana.

Diritti d’autore, la battaglia di Assoprovider

Quella sui diritti d’autore è una delle battaglie che Assoprovider sta portando avanti in questi anni. La posizione dell’associazione sull’argomento è netta:

«Stiamo lavorando dal punto di vista normativo. Ci siamo già rivolti all’autorità giudiziaria, prima il TAR e ora al Consiglio di Stato. Impugneremo sempre di più i provvedimenti che riteniamo inqui. Stiamo combattendo per evitare che qualsiasi atto normativo dichiari i provider colpevoli nella difesa dei diritti d’autore. Le richieste di cancellazioni dei contenuti vanno gestite direttamente dalle grandi piattaforme che ne sono interessate», conclude Sarzana.

 

Quella sui diritti d’autore è solo una delle tante battaglie in cui Assoprovider è coinvolta. Leggi qui il nostro programma con i nostri impegni per favorire una concorrenza sleale nel settore delle telecomunicazioni e migliorare l’accesso dei cittadini ai servizi Internet.

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