Ferdinando Orza, campano, racconta la storia del provider Wifly e offre consigli ai giovani provider che non vogliono soccombere in un mercato altamente competitivo
Sono nati con l’idea di colmare il digital divide nei comuni della Valle dell’Irno in Campania. Da una costola del progetto Bit Valley, consorzio che intendeva creare un polo informatico nel salernitano, sulla falsa riga della Silicon Valley, inizia l’esperienza di Ferdinando Orza, fondatore nel 2010 di Wifly, operatore di prossimità iscritto ad Assoprovider, che copre la Valle dell’Irno, Cilento, Costiera Amalfitana, Agro Nocerino Sarnese, fino ad alcune aree del napoletano: “La Bit Valley non è mai veramente nata, ma è stata un’esperienza formativa che ci ha permesso di renderci conto che mancava la copertura della banda larga in molte aree e di fondare la nostra realtà”, spiega ad Assoprovider Orza.
L’incontro con Assoprovider
50 anni, Orza ha scelto di iscrivere la sua azienda ad Assoprovider grazie alla conoscenza con Antonio Ruggiero, storico segretario dell’associazione e uno dei suoi fondatori: “Conoscevo Antonio da un po’ di anni. Dopo un incontro a Lucca in un evento SICE, ho conosciuto meglio Assoprovider e ho trovato molto interessante il suo lavoro soprattutto nell’aiutare i provider a districarsi nel complesso universo burocratico che domina il settore” , racconta.
Oltre che per questo motivo, l’imprenditore ha scelto di aderire all’associazione per condividere conoscenze e approfondire le tematiche che si aprono nei gruppi email che Assoprovider mette a disposizione dei suoi associati: “Prendiamo spunto dalle discussioni che avvengono tra i soci e questo ci permette di essere aggiornati sulle dinamiche del mercato e affrontarle in modo più efficace”.
La connettività funziona (se accompagnata ai servizi)
Chiediamo a Orza di offrire consigli agli operatori di prossimità in erba che si affacciano a un comparto, quello delle tlc, estremamente complesso: “Viviamo in continua trasformazione: bisogna capire sempre dove sta andando il mercato. Prendiamo l’esempio della fibra, che ha completamente trasformato il business per i piccoli operatori e ha aperto la strada a tanti big player che si sono catapultati nel mercato”.
In questo contesto di grandissima concorrenza, offrire esclusivamente connettività Internet diventa limitativo: “Bisogna usare la connettività per creare e offrire altri servizi ai cittadini, specie agli imprenditori. In questo, un operatore di prossimità ha tanti vantaggi, conosce bene il target, è vicino alle esigenze specifiche dei clienti e può lanciare servizi che gli permettono di marginare”, conclude Orza.
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