Marc Andreessen, imprenditore americano, è stato il creatore del primo browser della storia del web. Assoprovider continua i suoi approfondimenti su chi ha fatto la storia della Rete.
Se oggi navighiamo in Rete e con pochi click otteniamo le info di cui abbiamo bisogno, lo dobbiamo soprattutto a lui: Marc Andreessen, l’inventore del browser, Mosaic.
Il racconto della sua storia è il secondo appuntamento che Assoprovider dedica ai padri della Rete, dopo quello in cui abbiamo raccontato la vita e le gesta di Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web.
Ecco chi è Marc Andreesen e perché ha fatto la storia del Web.
Da Mosaic a Netscape: dove nasce l’inventore del primo browser
Il genio dell’informatica nasce a New Lisbon, un piccolo luogo abitato da 2mila anime nello Stato del Wisconsin, un paesino di agricoltori. Fin dalla giovane età, Marc Andreessen ha un’insaziabile voglia di sapere e passa le sue giornate in libreria. A 12 anni la sua prima invenzione: un calcolatore per i compiti di matematica.
Dopo il diploma, si iscrive all’Università dell’Illinois, dove scrive stringhe di codice per Unix, un sistema operativo e si fa pagare meno di 7 dollari l’ora. Lascia presto gli studi: incontra Jim Clark e insieme si inventano un primo browser: Mosaic, che poi cambierà nome in Netscape.
Netscape: una storia come una favola
La storia di Netscape può essere letta come una favola: il sogno di due ragazzi che si realizza, l’entrata in Borsa, l’arrivo dei nemici da battere (Microsoft). C’è perfino un “drago” e un lieto fine (anche se a metà, come vedremo).
Dopo aver realizzato Mosaic, Marc e Jim decidono di mettere insieme i migliori ingegneri del NCSA, un centro di ricerca nel campo informatico tuttora attivo nell’Università dell’Illinois. I due formano un vero e proprio super team e una società, la Mosaic Communication Corporation, che viene fondata ufficialmente nell’aprile del 1994.
In solo pochi mesi, nell’ottobre dello stesso anno, la squadra di lavoro rilascia quella che è la prima versione di Netscape, il Netscape Navigator 1.0, che si afferma come il primo browser del web.
Mark e Clark sono stati d’altronde due pionieri: quando Netscape Navigator viene lanciato non ci sono in pratica competitor sul mercato. C’è a dire il vero Microsoft che sta sviluppando una sua versione di browser, quella che poi sarà Internet Explorer, ma Bill Gates e soci sono in ritardo, rispetto a Netscape.
L’entrata in Borsa e la “guerra dei browser”
Dopo solo un anno Netscape è già in Borsa, dai 28 dollari per azione, l’azienda raggiunge una valutazione record di 3 miliardi di dollari. Niente male per un’idea partorita dalla mente di due studenti universitari.
Malgrado i successi, l’ombra del gigante Microsoft inizia a farsi sempre più minacciosa. Nel 1995 con Windows 95 Plus! Pack, Bill Gates lancia Internet Explorer 1.0, che sancisce di fatto la fine del monopolio di Netscape sul mercato.
La rivalità tra i due browser che si contendono il web, si inasprisce sempre di più. Il team di Microsoft viene accusato di aver fatto crollare il logo di Netscape, nel campus dell’Università nel giorno del lancio di Internet Explorer 4. A sua volta, Netscape farà crollare la famosa “E” di Explorer, sostituendola con il proprio logo.
La fine di Netscape e la nascita di Mozilla
La concorrenza di Microsoft è un osso troppo duro da affrontare, e Netscape prova a differenziarsi, annunciando l’intenzione di rendere pubblico il codice che ha dato vita a Netscape Communicator: una mossa che dà vita a Mozilla, un’organizzazione che poi avrebbe sviluppato Firefox. Allo stesso tempo però Microsoft può mettere le mani su tutte le informazioni di cui aveva bisogno per sbaragliare Netscape sul mercato.
L’azienda di Marc Andreessen tuttavia viene comprata da AOL, la grossa multinazionale americana nelle telecomunicazioni che sborsa 4,2 miliardi di dollari per acquisirla.
La rinascita di Andreessen e il consiglio che cambia la vita a Zuckeberg
Andresseen ha saputo poi reinventarsi ed è diventato uno dei finanziatori più potenti della Silicon Valley. Ha scommesso su Facebook, Twitter, Airbnb, Skype, Zynga, eBay, Instagram, Stripe, quando nessuno ci avrebbe messo un dollaro.
Oltre al ruolo di venture, Andreesen è diventato uno degli amici più fidati di Mark Zuckerberg. È proprio un suo consiglio a evitare al fondatore di Facebook di commettere un errore che non si sarebbe mai perdonato. All’epoca, nel 2006, ha 21 anni, quando Yahoo! vuole comprare la sua startup per 1 miliardo di dollari.
Tanti soldi per un ragazzino che su consiglio di Andreesen decide di non vendere. Oggi Facebook ha un valore di mercato di ben 500 miliardi!
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