In occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, Assoprovider propone alcune strategie per proteggere la propria privacy online.
Oggi, 28 gennaio, si celebra la Giornata Europea della Protezione dei Dati Personali istituita dal Consiglio d’Europa per sensibilizzare popolazione e istituzioni sui ‘data breach’, ovvero le violazioni, la modifica e la divulgazione non autorizzata dei dati personali.
Un problema sempre più diffuso in Europa e in particolare in Italia.
Nel 2021, infatti, il numero di data breach è arrivato a più di 130mila nel Vecchio Continente, con una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente. In Italia, l’incremento è stato del 13,2%, dalle 1.574 violazioni registrate nel 2020 alle 1.782 del 2021.
Scopriamo allora quando e perché è stata istituita la Giornata Europea della Protezione dei Dati Personali e alcune strategie per difendersi dalle violazioni.
Giornata Europea della Protezione dei Dati Personali: come nasce
Ripercorriamo la storia di questa giornata. Istituita nel 2006 dal Consiglio d’Europa, è stata fissata al 28 gennaio perché in questa data è stata aperta alla firma la “Convenzione 108”, ovvero la convenzione del Consiglio europeo per la protezione dei dati.
Dopo la prima diffusione all’interno della Comunità Europea, oggi la giornata viene celebrata anche a livello globale, generalmente con la denominazione di “Giornata della Privacy”.
Non si tratta solo di una ricorrenza simbolica: organizzazioni del settore, istituzioni ed enti sono infatti invitati a creare eventi, campagne, dibattiti, materiale didattico per aumentare nelle persone la consapevolezza sui propri diritti in materia di protezione dei dati personali.
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A tal proposito, Assoprovider propone 7 strategie che tutti possono adottare per proteggere le proprie informazioni sensibili online.
- Attenzione alle reti Wi-Fi pubbliche
Le reti Wi-Fi libere sono un’ottima cosa, ma bisogna fare attenzione nell’utilizzarle. Chiunque infatti può utilizzare lo stesso network e quindi ha maggiore facilità di accesso alle tue informazioni personali.
Quando si usa una rete Wi-Fi pubblica, quindi, è bene evitare di completare operazioni sensibili, come per esempio acquistare qualcosa su un e-commerce inserendo i dati della propria carta.
- Usa Tool per scoprire se il tuo account è stato violato
Esistono degli strumenti online gratuiti che permettono di capire se un numero di telefono o un indirizzo email sono stati compromessi. Nel corso degli ultimi decenni, sono stati centinaia i siti “bucati” dagli hacker: è successo su Facebook, su Yahoo, su Canva, solo per citare alcuni dei casi più noti.
Questo vuol dire che se hai un account su questi social o servizi online, probabilmente i tuoi dati personali sono stati condivisi senza il tuo consenso.
Per verificarlo, esiste il tool “Have I been pwned?” che incrocia i dati inseriti dall’utente con un enorme database di email e numeri di telefono violati nel corso degli anni. Se i propri dati personali compaiono in tali liste, è bene mettere in atto delle misure di protezione maggiori, come quelle che vedremo nei punti successivi.
- Non scrivere, né ricordare le tue password
Sai quali sono le password più usate in Italia? ‘123456′, ‘123456789' e ‘password’. Incredibile, vero? Inutile dire che questo tipo di password offrono una protezione davvero scarsa per i propri account online.
Il modo migliore per proteggersi è di evitare di scrivere da sé le proprie password e utilizzare un ‘password manager’ per generare e archiviare le proprie chiavi di accesso.
A questo passaggio va poi aggiunta la cosiddetta autenticazione multifattoriale. Con questo meccanismo, la password è accompagnata o sostituita del tutto da codici di sicurezza inviati via mail o sms, oppure dai cosiddetti dati biometrici (impronta digitale, retina e così via).
- Aggiorna tutto quello che puoi
L’aggiornamento dei sistemi operativi, dei software, delle app e degli antivirus che utilizziamo su ogni dispositivo (smartphone, tablet, PC, smart TV, dispositivi per la Smart Home e così via), è un altro step fondamentale per garantire la sicurezza dei propri dati.
Questo perché, spesso, contengono protezioni aggiornate contro le più recenti minacce alla sicurezza online.
- Controlla i permessi delle tue app mobile
Ti è sicuramente capitato: scarichi una nuova app e, quando la apri per la prima volta, ti chiede il permesso di accedere, per esempio, all’elenco dei tuoi contatti o di poter utilizzare la tua posizione.
In molti casi, questo tipo di permessi ha poco a che fare con le funzionalità dell’app e rappresentano quindi un’intrusione indebita nelle tue informazioni sensibili. È possibile revocare i permessi, accedendo alle impostazioni delle app del proprio dispositivo (che ovviamente cambiano a seconda del device impiegato).
- Chiedi sempre perché (prima di fornire i tuoi dati personali)
Allo stesso modo in cui accettiamo le richieste di accesso da parte delle app che scarichiamo, spesso succede che prima di iscriverci a un sito web o richiedere determinati servizi/vantaggi in un negozio fisico (pensa per esempio alle classiche fidelity card dei supermercati), forniamo le nostre informazioni senza pensarci troppo.
Dovremmo invece chiedere sempre perché vengono richiesti e come verranno impiegati i nostri dati.
Facciamo soprattutto attenzione alle caselle che spuntiamo alla fine di un questionario (online o offline), che potrebbero dare la possibilità di inviare i nostri dati a soggetti terzi.
- Affidarsi a Operatori di Prossimità con soluzioni per il filtraggio DNS smart
L’antivirus non basta più. Le minacce online si moltiplicano a vista d’occhio, anche a causa di strumenti come l’Intelligenza Artificiale, sempre più sofisticati. Ecco perché è importante dotarsi di soluzioni smart che a loro volta impiegano AI e machine learning per anticipare e bloccare le attività potenzialmente pericolose e i domini sospetti.
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