Il Tar del Lazio boccia il ricorso di Tim e Wind 3 che si erano appellati contro il decreto sul Modem libero. Il decreto, che giù ha rappresentato una prima conquista per Assoprovider, offre ai consumatori la possibilità di scegliere quale modem utilizzare indipendentemente dalla compagnia a cui sono legati.
Si tratta di un modo per combattere una pratica poco oscura che alcune grandi compagnie telefoniche hanno adottato negli anni, obbligando gli utenti a scegliere solo un modem da loro proposto e includendo il costo negli abbonamenti. Una pratica che ha danneggiato i consumatori, oltre che i piccoli e medi operatori del mercato delle tlc.
Modem libero, la decisione del Tar del Lazio
“Gli utenti hanno il diritto di usare un modem alternativo e non pagare più quello del loro operatore telefonico”, questa in sintesi la sentenza del Tar del Lazio che ha confermato la tesi di Agcom (con la delibera 348/18 CONS) di cui Assoprovider è stato uno dei maggiori sostenitori. Contro la sentenza si sono appellati Tim e WIND 3, in un braccio di ferro che ha visto dall’altra parte Assoprovider, insieme ad Aiip).
La sentenza ha messo la parola fine alla battaglia, come conferma Fulvio Sarzana, l’avvocato “storico” che rappresenta le istanze di Assoprovider:
«Questa è una vittoria da celebrare per due motivi: da una parte per i consumatori che potranno risparmiare, ottenendo modem a prezzi più contenuti. E dall’altra parte è una vittoria per i piccoli e medi operatori che possono essere più competitivi e abbinare nei loro servizi qualità alla convenienza », spiega Fulvio Sarzana.
Restano nodi da sciogliere
La vittoria lascia, tuttavia, insoluti alcuni interrogativi, sollevati dall’articolo su Repubblica.
- Cosa ne sarà delle rate per il modem che i consumatori hanno pagato nei confronti di quelle compagnie telefoniche che non hanno rispettato la delibera di Agcom?
- La possibilità poi di acquistare un modem alternativo sarà garantita davvero dalle grosse compagnie? Non ci saranno delle tecniche dissuasive?
«Vedremo quali saranno le battaglie per il futuro. Assoprovider ha dimostrato negli anni di avere il coraggio di battersi per battaglie scomode per aumentare i diritti di cittadini e imprese. Intanto, ci godiamo la vittoria e ci mobilitiamo per comunicare a cittadini e imprese le opportunità che si aprono con questa sentenza», conclude Sarzana.
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