Scopri i trend tecnologici del 2024: IA, TLC, IoT, 5G, ultrabroadband, e la crescente rilevanza della sicurezza informatica e della privacy.
Il 2023 è l’anno che probabilmente verrà ricordato come quello in cui è esplosa definitivamente l’Intelligenza Artificiale, con applicazioni che hanno interessato la quasi totalità dei settori di mercato.
Ma quali saranno le evoluzioni tecnologiche più interessanti per gli operatori Internet, nel 2024?
Esploriamo alcuni dei trend più caldi: l'evoluzione dell'IA, il ruolo fondamentale delle Telecomunicazioni (TLC) nella transizione verso un futuro più verde, l'espansione dell'Internet of Things (IoT) e delle Smart Cities, il progresso del 5G e dell'ultrabroadband, e l'importanza crescente della sicurezza informatica e della privacy.
IA: Intelligenza Artificiale
In ambito tecnologico, Intelligenza Artificiale è stata probabilmente la buzzword di questo 2023, grazie soprattutto al lancio di ChatGPT, che sembra segnare uno spartiacque storico, quantomeno nella percezione presso il grande pubblico.
Secondo il PwC, il contributo dell’IA al PIL a livello globale supererà già i 15 trilioni di dollari nel 2030, tra appena sei anni.
È facile aspettarsi, quindi, che l’impatto della tecnologia sia significativo anche nel 2024. L’IA, o più correttamente il machine learning, impatta o impatterà diversi aspetti della vita aziendale, in numerosi settori.
Possiamo aspettarci per esempio un’ancora maggiore automazione dei compiti meccanici e ripetitivi in ambito industriale, così come l’implementazione nel settore sanitario per diagnosi precoce, personalizzazione dei trattamenti e qualità delle cure.
Si tratta di processi complessi, che saranno necessariamente accompagnati dalla necessità di migliorare l’ampiezza di banda per essere implementati.
Nello specifico, l'IA può aiutare a ottimizzare le reti TLC, analizzando e gestendo il traffico di dati in modo più efficiente, permettendo l'allocazione dinamica delle risorse di rete per gestire i picchi di traffico e ridurre i tempi di inattività.
Un altro settore particolarmente influenzato dalla tecnologia sarà quello della sicurezza informatica. Comparto in cui gli investimenti stanno crescendo in maniera preponderante: 1,8 miliardi nel 2022, con un incremento del 63,6% nel giro di cinque anni.
TLC e Transizione Green
Secondo l’ultimo ESG Monitor, l’82% degli italiani afferma di essere interessato alle questioni cosiddette ESG, ovvero all’evoluzione ambientale, sociale e di governance. Un dato in crescita del 10% rispetto all’anno precedente.
Diventa fondamentale, per tutte le aziende (anche nel settore TLC), elaborare una strategia green per non distanziare il proprio posizionamento dalla sensibilità del consumatore medio.
È importante per esempio:
- Impiegare il più possibile fonti di energia rinnovabili e sostenibili, per ridurre il proprio impatto sull’ambiente.
- Innovare le proprie tecnologie di trasmissione dati per migliorare l’efficienza energetica, adottando tecnologie moderne più performanti.
- Ottimizzare i consumi di energia, in particolare dei Data Center, apparecchi estremamente energivori, anche per mantenere elevata la qualità dei servizi di rete. Un esempio in questa direzione sono le tecnologie di raffreddamento più efficienti.
- Sostenibilità complessiva nelle operazioni aziendali, utilizzando per esempio materiali ecocompatibili e riducendo la produzione di rifiuti e scarti di lavorazione.
IoT e Smart Cities
Non è una novità, quanto una conferma: dati recenti ci dicono che nel 2022 il numero di dispositivi IoT connessi è cresciuto del 18% arrivando a 14,3 miliardi. Una crescita che ci si attende continui anche quest’anno, raggiungendo i 16,7 miliardi.
In particolare, vediamo applicazioni interessanti, oltre che nella domotica e dell’industria, anche nell’agricoltura di precisione e la gestione energetica. Anche in questo caso, parliamo di processi che hanno bisogno di connessioni veloci e affidabili per essere abilitati.
Lo stesso vale per gli investimenti in Smart Cities: secondo Frost & Sullivan, questo settore potrebbe generare opportunità di business da 2,46 triliardi di dollari già entro il 2025.
L'IoT e le smart cities stanno plasmando il futuro delle aree urbane e la vita quotidiana dei cittadini: anche gli operatori avranno quindi l’opportunità di agganciare il treno per creare un futuro più connesso, efficiente e sostenibile.
5G e Ultrabroadband
Volenti o nolenti, il 5G è entrato ormai nel linguaggio comune delle persone, oltre che nelle loro aspettative in ambito di connessione mobile. Secondo un report Ericsson, gli abbonamenti con questa tecnologia potrebbero sfiorare globalmente i 2 miliardi già alla fine del 2024. Una tecnologia che, secondo un report Qualcomm, potrebbe generare più di 13 trilioni di dollari in beni e servizi entro il 2035.
A proposito di tecnologie, è facile prevedere come l’implementazione di connettività ultrabroadband continuerà a crescere, anche perché in Italia gli spazi di manovra sono ancora importanti, a causa di sacche persistenti di Digital Divide.
La fotografia la scatta la “Relazione Annuale 2023 di Agcom”: a fine 2022, erano 18,6 milioni gli accessi broadband e ultrabroadband in Italia (inclusi però gli utenti aziendali). Le famiglie raggiunte erano ancora il 52%. Accanto a queste, vivono 5 milioni e mezzo di famiglie (il 22,4% del totale) che si collegano solo da smartphone e 2,5 milioni di italiani che non accedono in alcun modo a Internet da casa. Da segnalare anche che il 30% delle scuole non è ancora raggiunto dalla banda ultralarga.
Come abbiamo accennato parlando di IA, 5G e ultra-broadband non sono solo degli avanzamenti tecnologici, ma a loro volta canalizzano il cambiamento in diversi settori, aziendali e non. Appunto per questo è fondamentale ridurre il Digital Divide, anche cognitivo, nel minor tempo possibile.
Sicurezza e Privacy
C’è un aspetto in particolare che collega tutti i trend citati finora, a cui abbiamo solo accennato: cybersecurity e privacy. Nel 2024 continueranno a essere dei temi centrali nel panorama tecnologico attuale, anche a causa dell’aumento delle minacce informatiche e della crescente preoccupazione delle persone per la protezione dei propri dati personali.
Basti pensare che, secondo il Rapporto Clusit dell’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, nei primi sei mesi del 2023 sono stati registrati 1382 attacchi informatici nel nostro Paese, in aumento dai 1240 dello stesso periodo del 2022.
Se allarghiamo lo sguardo agli ultimi cinque anni, dal 2018, registriamo solo in Italia un aumento del 300%, in netto contrasto con il +61,5% a livello globale: segnale che nel nostro Paese aziende, istituzioni e privati non sono ancora preparati alla sfida della cybersicurezza, rendendoci vulnerabili a ransomware, phishing e violazioni dei dati.
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